M106

RA: 12h 17m 42.828s / DEC: +47° 09' 22.161"



Ottica           Montatura           Camera           Integrazione           Luogo e data di ripresa
Takahashi Sky-90 f/4.5           SkyWatcher EQ6 Pro           Atik 16HR           L-RGB - 120':42':42':42'           Monte Nerone (PU) - 29 marzo 2014



Ero dubbioso se pubblicare o no questa foto, in quanto è stata una foto di ripiego effettuata sul Monte Nerone il 29 marzo. L'obiettivo della serata era quello di testare il C8 per riprese deep sky. Test falliti, e cosi per non buttare via la notte ho velocemente cambiato il setup di ripresa e mi sono fiondato subito su un oggetto senza stare pensare a tanto. L'integrazione non è tanta e i risultati si vedono.

M106 è una galassia spirale nella costellazione dei Cani da Caccia con una distanza stimata di 21-25 milioni di anni luce ha una massa totale pari a circa 190 miliardi di masse solari; sembra che il suo interno ospiti un buco nero supermassiccio su cui sta collassando l'intera galassia.

Un telescopio amatoriale di piccole dimensioni è in grado di mostrare il nucleo, più luminoso, mentre strumenti da 150-200mm di apertura sono appena sufficienti per l'individuazione di alcuni particolari come l'irregolarità della luminosità dell'alone e i bracci di spirale.

E' una galassia circumpolare in buona parte dell'emisfero boreale grazie alla sua alta declinazione, dall'emisfero australe invece è possibile osservarla fino alle latitudini temperate medie. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra gennaio e agosto.

M106 fu scoperta da Pierre Mèchain nel luglio del 1781, egli la descrisse come un oggetto nebuloso posto fra l'Orsa Maggiore e i Cani Venatici. Charles Messier osservò quest'oggetto e le indicò la posizione, ma non lo inserì nel suo catalogo poichè era già stato pubblicato; solo negli anni cinquanta del XX secolo questo catalogo fu esteso.

M106 è un esempio di galassia di Seyfert; la rilevazione di inconsuete emissioni di onde radio e raggi X osservate tramite il radiotelescopio Very Large Baseline Array indica che probabilmente parte della galassia sta precipitando in un buco nero supermassiccio situato nel suo centro: nel nucleo infatti sembra che sia contenuta una massa pari a 36 milioni di masse solari, concentrata in un volume compreso fra 1/24 e 1/12 di anno luce, ossia fra 12000 a 54000 UA.

La forma di M106 ricorda quella della Galassia di Andromeda (M31), ma con una diversa inclinazione, in modo che siano così visibili perfettamente tutte le strutture delle nubi di polveri sul piano galattico; i bracci di spirale sono ricchi di regioni H II che nelle immagini si mostrano di colore blu e rosso, a seconda se siano associate o meno ad ammassi di stelle particolarmente calde e luminose. Nel 1981 fra i suoi bracci è apparsa una supernova, classificata come SN 1981K, che raggiunse la sedicesima magnitudine apparente; non essendo stato analizzato lo spettro, non si è mai saputo che tipo di supernova fosse.