Crescent Nebula (NGC6888)

RA: 20h 12m 50.325s / DEC: +38° 24' 42.174"



Ottica           Montatura           Camera           Integrazione           Luogo e data di ripresa
Takahashi Sky-90 f/4.5           SkyWatcher EQ6 Pro           SBIG STF-8300m           RHa-RHaGB (RGB - 90':90':75', H-Alpha - 440')           Fontecorniale (PU) - 28 giugno 2014



Oggetto fotografato da Fontecorniale sabato 28 luglio. Nottata trascorsa insieme ad altri soci del Gruppo Astrofili Pesarese.
La nottata è scivolata via velocemente. Da segnalare la presenza di un vento con raffiche a volte non banali ma, grazie ad una fila di alberi posizionati a sud-ovest, siamo risusciti a lavorare protetti.
Le misure SQM che abbiamo effettuato hanno dato valori oscillante tra 20,55 e 20,6, leggermente inferiori ad altre volte sullo stesso posto.
In ogni caso il cielo è rimasto sereno per tutta la nottata con bassa umidità e temperatura intorno ai 20 gradi.

NGC6888 (nota anche come Nebulosa Crescente o con la sigla C27) è una nebulosa diffusa visibile nella parte meridionale della costellazione del Cigno.
Si individua 2,5 gradi a sud-ovest della stella Y Cygni, subito ad ovest di un ricchissimo campo stellare, in cui sono inclusi oggetti come M29 e IC4996. La parte più intensa della nebulosa si trova ad occidente, e forma un arco esteso più in declinazione che in ascensione retta; questa caratteristica ha fatto sì che la nebulosa fosse chiamata crescente, poichè presenta la "gobba" a ponente, come la Luna in fase crescente. Per individuarla occorre un telescopio, anche se di piccola apertura; un binocolo consente di intravederla appena in condizioni di cielo nitido.

La nube risplende per riflessione, a seguito dell'energia ricevuta durante l'esplosione della stessa supernova. Nel giro di pochi millenni si prevede che l'oggetto svanirà del tutto, disperdendosi nel mezzo interstellare. I gas della nebulosa appaiono centrati su una stella di Wolf-Rayet (HD 192163), che si trova ora al suo interno; questa stella sarebbe anche la responsabile della nebulosa, che costituirebbe il materiale degli strati più esterni della stella espulsi, che avrebbero poi colliso con altre nebulose creando così la forma che si osserva. Secondo altri studi si tratterebbe invece di un resto di supernova la cui stella progenitrice faceva parte del sistema di HD 192163. La nebulosa si estende nello spazio per una dimensione di circa 16 anni luce.